Menu
itenel

Riserve Storico-Culturali

La maggior parte del territorio compreso nell’area del G.A.L. Valle del Crocchio si trova al centro dell’area che fu interessata dallo straordinario mondo della Magna Grecia. Del mondo greco rimane il forte radicamento culturale, sociale e spesso religioso, commisto agli altri strati culturali che si sono sovrapposti in secoli di conflitti e domini stranieri (Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli, Francesi, Borboni). In particolare le dominazioni bizantine e normanne hanno lasciato segni non solo nell’arte, ma anche nella struttura insediativa, fortemente condizionata dall’accentramento rispetto alle fortificazioni ed alle residenze feudali. Del retaggio storico restano molte testimonianze nelle piante dei paesi e nelle loro architetture, con ruderi di fortificazioni, palazzi, chiese e monasteri, ma anche nel costume e nelle tradizioni locali.
L’area della Valle del Crocchio ospita importanti Siti Archeologici che numerose campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, hanno consentito di esplorare spesso in maniera esaustiva. Questa intensa attività di ricerca ha reso necessario rendere visibili i lusinghieri risultati conseguiti: ecco quindi la creazione dell’ANTIQUARIUM che sorge nel centro storico di Cropani.

A questo “corredo” dell’area, bisogna aggiungere la dotazione importante nel campo delle Arti e delle Lettere. A partire dall’XI secolo e fino a tutto il XVIII si impianta e progredisce l’arte della produzione e lavorazione della seta; le corti d’Europa vestono i panni prodotti dagli artigiani Catanzaresi e le pareti dei palazzi fanno bella mostra dei Damaschi e dei Parati ricamati dagli artisti di quest’area.
Nell’arte pittorica si distingue quel “Cavaliere Calabrese”, al secolo Mattia Preti nativo di Taverna (XVII sec.), la capitale della Presila, uno degli interpreti più importanti del “Caravaggismo” e del Barocco Europeo, le cui opere oltre ad impreziosire la sua città d’origine quale pinacoteca “naturale”, sono disseminate in tutte le regioni d’Italia per arrivare alla “summa” nella Cattedrale di Giovanni Battista alla Valletta nell’isola di Malta.